The North Face è stata fondata nel 1964 dal miliardario ecologista Douglas Tompkins e dall’amico Kenneth Klopp entrambi appassionati di escursionismo.

I due decidono di trasformare la loro passione in un piccolo negozio di attrezzature per la montagna.

Ma, per ironia della sorte, la leggenda di The North Face nasce su una spiaggia, più esattamente, nella zona di North Beach a San Francisco.

Ad appena 45 metri sul livello del mare dove Tompkins e Klopp decidono di aprire il loro negozio.

Il logo ritrae il famoso Half Dome che, insieme all’altra cima El Capitan, si trova nel Parco nazionale di Yosemite.

L’Half Dome è un’immensa cima granitica, alta quasi 2700 metri.

Se guardata di profilo appare come tagliata a metà di netto, prendendo la forma di un becco acuminato di rapace o di un artiglio affilato.

La parete tagliata è la chimera di molti scalatori e appassionati di arrampicata. Alcorn ha utilizzato per il marchio il colore rosso per esprimere passione e coraggio. Il colore nero per esprimere dominanza, supremazia ed eleganza.

Si tratta di un vero e proprio percorso di attivismo, che si concretizza, ad esempio, con la scelta, a partire dagli anni ’70, di iniziare a produrre attrezzature ad alta quota utilizzando la minor quantità possibile di materiale.

Never Stop Exploring: questo motto diventa in poco tempo un riferimento fondamentale per la filosofia aziendale di The North Face.

Un brand che si struttura di anno in anno come un esempio di eccellenza per l’abbigliamento sportivo outdoor in condizioni estreme.

The North Face vende prodotti studiati per svolgere la loro funzione, tenere caldi o asciutti chi li indossa, in condizioni estreme.

Dietro ogni articolo venduto ci sono anni di perfezionamenti e studi per renderlo più leggero, pratico, comodo e bello.

L’azienda impiega molte risorse nella sponsorizzazione di atleti poco conosciuti dal pubblico ma ai massimi livelli nei loro sport, che siano alpinisti o velisti o corridori di ultra-maratone.

Se guardate un documentario di National Geographic su una spedizione al Polo Nord, o di una particolare impresa alpinistica, o anche solo la serie di BBC “Planet Earth”, ambientata in luoghi estremi della Terra, è probabile che notiate spesso vestiti di The North Face.

Ma i responsabili del marketing di queste aziende hanno ben presente che la maggior parte dei loro ricavi non arriva da chi ha bisogno di una giacca per attraversare l’Antartide con gli sci di fondo, e nemmeno da chi pratica in modo amatoriale sport di montagna a un certo livello e che ha bisogno di abbigliamento tecnico per scalare montagne di quattromila metri o ripararsi dal vento su pareti rocciose.

Il principale bacino di clienti è rappresentato da chi indosserà un giubbotto imbottito per due mesi all’anno per stare al caldo nel tragitto che separa casa sua dall’ufficio.

Oppure dai semplici appassionati di escursioni che nel fine settimana la useranno per tranquille passeggiate in montagna.

Francesco La Rosa