All'inizio degli anni '80 l'area milanese fu letteralmente invasa da una nuova moda, un nuovo modo di vestire e vivere la strada, forse una delle poche tendenze che si possono definire 100% Made in Italy, lo stile "Paninaro". La moda in questi splendidi anni è stata fortemente influenzata dalle tendenze politiche, e dai principi di libertà e rivoluzione, ed è proprio in questo periodo che questo nuovo "stile" si espande a Milano da Bere (letteralmente Milano da Bere), dettato dal desiderio all'appartenenza a un gruppo specifico, dove giovani adolescenti o poco più grandi, riuniti nel locale di Piazza San Babila, codificavano un proprio vocabolario e uno stile basato sull'ostentazione quasi frenetica del designer e dell'oggetto costoso. La leggenda vuole che il termine "Paninaro" derivi da un bar di Milano, il Bar Al Panino, luogo di ritrovo abituale del primo gruppo di paninari. Il classico “Paninaro” era il “figlio di papà”, un abito completamente “firmato” dalla testa ai piedi, con firme e loghi dei brand in risalto su ogni capo indossato. Il più classico outfit Paninari, che si rispettava nelle piazze di periferia e nelle vie del centro, era quasi scontato: inevitabile bomber Moncler o giacca in pelle Schott, cintura El Charro e stivali Timberland. Negli anni le mode sono cambiate, e le strade di Milano sono state invase da nuove generazioni multiculturali che hanno inevitabilmente cambiato il modo di vestire e di essere del “Paninaro”, che oggi è cambiato radicalmente nell'aspetto.